La prima fase PRA (2015-2017)
Nel corso della prima fase attuativa (2015/-2017) 29 Amministrazioni titolari di PO hanno adottato un proprio Piano di Rafforzamento Amministrativo. La tipologia di interventi proposti dalle Amministrazioni ha riguardato principalmente il ricorso a strumenti di semplificazione dei costi per consentire una riduzione degli oneri amministrativi dei beneficiari in fase di rendicontazione e controllo, anche al fine di focalizzare i progetti più sulla qualità che sui relativi processi di spesa. Altro aspetto che è stato individuato riguarda la modellizzazione e standardizzazione dei processi e il rafforzamento delle strumentazioni informative di supporto alla gestione, alle attività di rendicontazione e controllo del Programma, alla digitalizzazione, alla dematerializzazione e all’interoperabilità tra banche dati.
La seconda fase PRA (2018-2019)
Nel 2017, al termine della prima fase biennale dei PRA, è stato previsto l’avvio di una seconda fase con una revisione dei PRA, basata sulla valutazione dei primi risultati conseguiti. La seconda fase integra elementi di forte semplificazione e di standardizzazione dei processi con l’obiettivo di superare alcune criticità incontrate nella prima fase. La seconda fase fa leva su un processo di autovalutazione strutturato attraverso il quale ogni amministrazione, compilando un questionario specifico, è stata chiamata a presentare gli interventi di successo, gli obiettivi programmatici, le criticità, i fabbisogni e le esigenze attuative che costituiranno la base dei nuovi Piani.
Nella seconda fase PRA sono stati introdotti indicatori di efficacia finanziaria e di efficienza realizzativa standardizzati. La seconda fase da una parte è focalizzata maggiormente sui fondi strutturali, dall’altra è aperta ad ulteriori interventi di rafforzamento che ogni amministrazione ha declinato, personalizzandoli nel proprio Piano con impatto sul complesso delle policies di sviluppo dell’amministrazione.